ebook game & interactive fiction: qualcosa sta cambiando?

Leggendo o giocando

Quando nel 2010 con Quintadicopertina abbiamo iniziato l’avventura della collana di Polistorie, siamo stati visti come dei marziani. Fare interactive fiction, in Italia e in ebook era un po’ troppo avanti con i tempi.

Siamo stati testardi e in questi sei anni abbiamo proseguito con altri ebook: hypertext fiction, ebook game… anche racconti per l’infanzia a bivi.

Ultimamente ci sentiamo meno soli in questa impresa, anzi, sembra che anno dopo anno l’interesse per le narrazioni a bivi, interattive e giocabili stia crescendo. Non solo con le App internazionali come Lifeline (leggi qui l’intervista agli autori), ma anche in Italia con testi ed esperimenti sempre più interessanti.

In questi giorni stiamo leggendo Infetto edito da Catnip Edizioni, un ebook che rientra pienamente nel canone delle Polistorie, con una ambientazione da apocalisse Zombi molto contemporanea (seguirà recensione). Ma è da tener d’occhio anche il sito E-paper Adventures che prova a bypassare i limiti dei diversi formati ebook proponendo la lettura e-ink on line, o attraverso una normale pagina HTML5 scaricata sul proprio ebook reader.

Il desiderio di provare a fare cose al di là di EPUB3 è anche nel disegno di Il Segreto di Castel Lupo, molto vicino allo spirito delle avventure testuali. Ludovica Brunamonti ha avuto l’opportunità di intervistare i realizzatori al Salone del Libro di Torino. In questo caso la scelta è quella della App.

Nuovi modi di raccontare, che richiedono una interazione viva con il lettore e che – speriamo – possano trovare nei prossimi formati ebook, un ambiente di sviluppo più omogeneo e coerente.

25. maggio 2016 by fabrizio venerandi
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