Il libro di Ave Princeps

Copertina Codex Venerandibus
Era più o meno il 1989, trent’anni fa, quando con Alessandro Uber pubblicammo il primo videogioco multiutente online in Italia, Necronomicon. Si trattava del primo mud italiano, un videogame narrativo figlio dei giochi di ruolo.
In questi giorni mi è capitato nelle mani un quadernone che, all’epoca, usavo come scratchbook per formalizzare idee, mappe ed altro. Si tratta di un quaderno che contiene appunti di inizio anni novanta e di inizio duemila, tutti relativi ad ipotetiche espansioni di Necronomicon che poi non vennero mai realizzate e che fanno parte dell’humus di Mens e il regno di Axum.
L’ho sfogliato guardando il lavoro di questo ragazzino: le mappe dettagliate, i progetti di intelligenza artificiale, le lingue inventate, i sistemi di numerazione basati sul molteplice invece che sui numeri cardinali, i progetti mai terminati, come quello dell’inferno e le mappe di altre interactive fiction che invece avevano trovato una realizzazione, come Natalie.
La scrittura inintelligibile, l’idea di costruire mondi con già le poesie dei bardi, gli schizzi bambineschi e grossolani che mi avrebbero dovuto aiutare a scrivere poi le descrizioni, insomma, ho pensato di farne un ebook, un PDF conservativo per chi lo volesse sfogliare come si farebbe con un codex manoscritto venerandibus.
Chi fosse morbosamente interessato alla cosa la può scaricare cliccando sull’immagine della copertina.

01. gennaio 2019 by fabrizio venerandi
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