Bundle for Racial Justice and Equality

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Segnalo un bundle abbastanza particolare, il “Bundle for Racial Justice and Equality“, nato su itch.io per raccogliere fondi per associazioni come The NAACP Legal Defense and Educational Fund che si occupano di tutela delle minoranze nere, contro il razzismo e la violenza della polizia.

Il bundle era nato con un obiettivo abbastanza ambizioso, raccogliere 100.000 dollari in cambio di un nutrito pacchetto di videogiochi, oltre cento.

Ma il successo dell’iniziativa è stato superiore a quello che avevano stimato gli organizzatori: il tetto è stato spostato a un milione di euro e poi ancora a cinque milioni di euro, mentre i videogiochi e gli altri materiali offerti nel bundle sono lievitati ben oltre il centinaio iniziale.

Nel momento in cui scrivo il bundle ha raccolto più di quattro milioni e mezzo di dollari offrendo ora un pacchetto di oltre millecinquecento progetti.

Cosa c’è dentro il pacchetto? Di tutto. Ci sono alcuni videogiochi indie di ottima qualità, come A night in the woods, Sagebrush, Minit, Oxenfree, cose sperimentali e borderline come Strawberry cubes o Hollow head, videogame dichiaratamente narrativi come The night fisherman, Far from noise o Serre, fumetti underground, schemi d&d a tema gay, fanzine, fuffa insostenibile, sprite, fondali di foreste, colonne sonore zen, provocazioni e tantissima altra roba. Tantissima.

È uno spaccato nel mondo dei piccoli sviluppatori di idee, videogiochi, giochi da tavolo, mondi che va tranquillamente dai giochi di genere, text adventure, cloni di cloni di metroidvania, sparatutto, accanto a videogiochi in cui si discute per ore di vita e morte con un alce o ci si innamora di un essere alieno che vuole conquistare il nostro giardino pensando che sia l’intero pianeta terra.

Ho avuto, aprendo e curiosando questo bundle, la stessa sensazione di quando – negli anni ottanta – ricevevo il paccone di floppy 5 1/4 carichi di videogame per Apple II, li infilavo uno a uno dentro al drive senza mai sapere cosa mi sarei trovato davanti. Giocavo, capivo, catalogavo, segnavo, scartavo. Mi facevo delle idee.

Ecco, qua oltre all’azione politica e sociale, c’è anche una grossa libreria di idee a cui altrimenti non è detto che si sarebbe riusciti ad arrivare.

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11. giugno 2020 by fabrizio venerandi
Categories: digitale & analogico, Interactive Fiction, videogame | Leave a comment

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